Ugl TAF aderisce con convinzione al Comitato Lavoratori per il No
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L’Ugl TAF aderisce con convinzione al ‘Comitato Lavoratori per il No’ sul referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo, una iniziativa importante che ha il sostegno del segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone che intervenendo alla conferenza stampa alla Camera per la presentazione del Comitato Lavoratori per il No, alla presenza dell’On. Renata Polverini (FI), vice presidente della Commissione Lavoro alla Camera, e dell’On. Renato Brunetta, presidente dei Deputati di Forza Italia.
ha dichiarato “Metteremo a diposizione del ‘Comitato Lavoratori per il No’ le nostre strutture territoriali per sostenere la campagna che toccherà le più importanti piazze d’Italia, dal 21 ottobre al 2 dicembre. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica e in particolare il mondo del lavoro su elementi molto gravi contenuti nella riforma della Costituzione: con la cancellazione del Cnel, da una parte, e del Senato, dall’altra, si intende ridurre spazi fondamentali di confronto tra impresa e lavoro, proprio in un momento in cui il dialogo tra aziende e sindacati sta assumendo forme più partecipative che concertative, e di democrazia, perché non si abolisce il Senato, ma si abolisce la facoltà dei cittadini di eleggerlo. “Non possiamo accettare – conclude Capone – il continuo assalto del governo guidato da Matteo Renzi alle prerogative, ai diritti e alla democrazia nel mondo del lavoro e della nostra nazione”.
ha dichiarato “Metteremo a diposizione del ‘Comitato Lavoratori per il No’ le nostre strutture territoriali per sostenere la campagna che toccherà le più importanti piazze d’Italia, dal 21 ottobre al 2 dicembre. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica e in particolare il mondo del lavoro su elementi molto gravi contenuti nella riforma della Costituzione: con la cancellazione del Cnel, da una parte, e del Senato, dall’altra, si intende ridurre spazi fondamentali di confronto tra impresa e lavoro, proprio in un momento in cui il dialogo tra aziende e sindacati sta assumendo forme più partecipative che concertative, e di democrazia, perché non si abolisce il Senato, ma si abolisce la facoltà dei cittadini di eleggerlo. “Non possiamo accettare – conclude Capone – il continuo assalto del governo guidato da Matteo Renzi alle prerogative, ai diritti e alla democrazia nel mondo del lavoro e della nostra nazione”.
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